Viaggi Solidali, storico tour operator del turismo responsabile in Italia propone con grande successo da diversi anni l'area dei Balcani Occidentali come destinazione turistica. Si parte in diversi periodi dell’anno, in piccoli gruppi, seguendo un itinerario che coniuga al meglio la scoperta del ricco patrimonio storico-culturale, l’esplorazione dei tratti più belli della natura e il contatto con la popolazione locale.Grazie alla sua posizione geografica particolarmente privilegiata e agli ottimi collegamenti con l’Italia, favoriti dalla presenza della diaspora albanese, l’Albania è un punto di partenza ideale per andare alla scoperta delle piccole repubbliche dei Balcani Occidentali, nate dopo il crollo della ex-Jugoslavia, la Macedonia, il Kosovo ed il Montenegro.
I viaggi proposti in queste regioni, con la collaborazione di accompagnatori e guide locali sono stati ideati all'insegna del dialogo interculturale e interreligioso, per favorire il contatto con l'anima più profonda dei Balcani e superare le barriere che spesso sono state drammaticamente innalzate per separare i popoli che vivono nella regione.
Questo territorio, stretto tra il Danubio ed il Mediterraneo ha rappresentato il punto d'incontro di molteplici civiltà: gli Illiri dei Balcani, i Traci del basso corso del Danubio, i Celti provenienti dalla Boemia e, più avanti, i legionari e i coloni romani, a loro volta travolti dall'incontenibile migrazione dei Goti, degli Unni e degli Slavi.
La complessità e la ricchezza dell'archeologia balcanica si sommano e si intrecciano con la grande varietà ecologica e con le notevoli bellezze naturalistiche: dalla costa marina movimentata da profondi fiordi alle ampie vallate fluviali dell'entroterra affiancati da possenti montagne.
È questo il territorio anticamente percorso da Filippo di Macedonia e da Alessandro durante la prima espansione del regno macedone, e popolato da etnie misteriose come quelle dei Peoni e degli Agreati che ci hanno lasciato enigmatiche costruzioni monumentali.
In età romana, la regione raggiunse una particolare ricchezza, soprattutto nel periodo medio e tardo imperiale quando, lungo il corso dell'antica via Egnatia, si svilupparono ricche città dotate di domus particolarmente ricche e di cui abbiamo riflesso negli scavi di Stobi e di Eraclea Lyncestis; qui, ogni primavera, gli antichi mosaici vengono scoperti e resi visibili ai turisti e degli appassionati di archeologia: mirabili per la varietà dei colori, i soggetti naif e le superfici estese.
Molto suggestiva è la regione dei laghi - in particolare il lago di Ochrid - che attorno al 1000 d.C. divenne sede di un potente patriarcato sostenuto da Samuele di Bulgaria; cristianizzata già all'epoca di Cirillo e di Metodio, la zona racchiude una serie di monasteri ed antiche città arroccate sui colli prospicenti il lago, dove gli affreschi dell'età dei Comneni dialogano con i muraglioni dei castelli bizantini.
L'area a cavallo del Kosovo è punteggiata da imponenti monasteri realizzati dalla monarchia serba al tempo del re Dusan, diventato reggente dell'impero di Bisanzio nel difficile periodo successivo alle crociate. Ancora protetti dai militari dell’ONU, i monasteri sono uno scrigno d'arte, con opere d'arte bizantine volute dalla dinastia dei Nemanija per affermare la propria autorevolezza sulla regione.
Il grande Museo archeologico di Scopje, gli scavi dell'antica Dioclea in Montenegro, i segreti delle città ottomane di Prizren e di Pristina sono solo alcuni tasselli di un mosaico offerto a chi sia desideroso di esplorare, in anteprima, una regione ricca di natura e di arte.
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