L’Albania, nonostante le limitate dimensioni del suo territorio custodisce un importante patrimonio storico e culturale di valore internazionale. Borghi storici, siti archeologici, arte medievale, architettura bizantina e ottomana, tradizioni canore uniche al mondo, originali opere d’arte del realismo socialista, installazioni di arte contemporanea…sono solo alcune delle peculiarità della ricca offerta culturale albanese.
La lingua albanese
Particolare in Albania è anche e soprattutto la lingua. Appartenente al gruppo delle lingue indo-europee è l’erede dell’illirico, la lingua parlata dall’antica popolazione che abitava i Balcani occidentali, i cui discendenti sono gli odierni albanesi. Oggi l’albanese viene parlato non solo in Albania ma anche in Kosovo, in Macedonia, in Montenegro, in Serbia, in Grecia e in Italia, dove vive una grande comunità di ‘antichi’ albanesi, gli arbëreshë.
Il patrimonio storico - archeologico
Da sempre un crocevia di mondi e culture, il territorio albanese conserva numerose tracce delle civiltà del passato che lo hanno abitato e attraversato. Queste costituiscono il ricco patrimonio storico-archeologico del paese, visitabile in siti archeologici di importanza internazionale come Apollonia, la città dove studiava l’imperatore Augusto, o Butrinto, fondata, secondo la leggenda dai troiani in fuga, oggi tutelata dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.
I borghi storici
Tutelati dall’UNESCO sono anche i centri storici di Berat e Gjirokastra, che conservano dei bellissimi esempi di costruzioni realizzate durante il lungo periodo del dominio ottomano in Albania. Assieme a località come Kruja, nel centro-nord del paese, oppure Voskopoja, nel sud-est, costituiscono il nucleo principale dei suggestivi borghi storici albanesi, località tuttora in larga parte abitate, che conservano uno stile di vita plurisecolare, caratterizzato dalla pacifica convivenza tra persone e famiglie di religioni diverse.
L'arte e l'architettura religiosa
La particolare posizione geografica del territorio albanese ha determinato anche la presenza nel Paese di diverse religioni tradizionali, il cristianesimo cattolico e quello ortodosso, l’islam sunnita e le congregazioni degli ordini tariqat, tra cui il più famoso e più diffuso in Albania resta quello Bektashì. La diversità religiosa si manifesta anche negli edifici di culto, che costituiscono un patrimonio storico-culturale di immenso valore: basiliche paleocristiane con pavimenti mosaicati, chiese ortodosse di età bizantina e post-bizantina con pareti affrescate e adornate di bellissime icone e iconostasi, moschee imponenti e ricamente decorate, misteriose teqe bektashì, sono alcune delle preziose testimonianze di questa collezione.
I canti isopolifonici
L’Albania contribuisce al patrimonio culturale mondiale dell’umanità anche con la sua cultura immateriale; i suoi canti polifonici, un fenomeno musicale popolare e antico sono un eccellente esempio. Si tratta di canti eseguiti senza accompagnamento strumentale, composti da due voci, delle quali una esegue la melodia e l’altra accompagna con una nota continua, solitamente cantata sulla lettera ‘e’. Gli albanesi li cantano ancora, soprattutto in occasione di ricorrenze importanti come i matrimoni o le festività religiose.
L'arte del realismo socialista
L’arte moderna si sviluppa in Albania soprattutto all’indomani della seconda guerra mondiale, quando il Paese entrato nell’orbita dell’Unione Sovietica, si schiera nel blocco dei paesi socialisti dell’est Europa. Lo Stato sponsorizza le arti, invia gli artisti più promettenti a formarsi all’estero, ma ne controlla la produzione artistica, imbrigliandola nei rigidi schemi del realismo socialista, che influenzerà tutta la produzione letteraria e artistica albanese per oltre quattro decenni. Esempi originali e interessanti della produzione di arti visive risalente a questo periodo sono oggi visitabili presso la Galleria Nazionale delle Arti di Tirana.
La letteratura albanese
Tra gli autori albanesi contemporanei spicca Ismail Kadare, considerato uno dei principali scrittori europei, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Tra le sue principali opere pubblicate in Italia segnaliamo “Il generale dell’armata morta”, “La città di pietra”, “Il palazzo dei sogni” e “I tamburi della pioggia”.